Obiettivo della Valutazione ambientale strategica è il monitoraggio degli eventi critici riscontrati sul territorio. E di monitoraggio e soluzioni appropriate, secondo le Osservazioni del consigliere comunale d’opposizione Enrico Duranti, Sergnano ha decisamente bisogno. Anzi il momento di attivare un nuovo orientamento di attenzione all’ambiente da parte dell’amministrazione comunale, per Duranti, leader di No Gasaran Sergnano ed eletto nel Movimento 3.0, è proprio questo, dopo le elezioni, ora che la maggioranza di centrodestra intende approvare una variante al Piano di governo del territorio. Variante che come tale dovrebbe consentire una valutazione ambientale strategica legata all’intero Piano di governo del territorio. Duranti dopo anni di critica come portavoce di un’associazione ora può intervenire come consigliere comunale e presentare Osservazioni che valgono una sintesi dei problemi rilevati da No Gasaran negli ultimi anni. Da parte propria la maggioranza non ha ancora preso ufficialmente decisioni in proposito. Fra le altre questioni aperte, a Sergnano esiste ancora una discarica abusiva sequestrata nel 1990 dalle guardie forestali: il quadro era allora inquietante, considerata la presenza di rifiuti speciali e altamente tossici, compresi scarti di aziende chimiche e di fonderie. Inoltre il deposito illegale di rifiuti si trova a poche centinaia di metri dal pozzo 44 e dal pozzo 7, non lontani dal cimitero e dal santuario. Dalla parte del Serio, poi la discarica è vicina alla riva, l’accesso non è regolato: non ci sono divieti: chiunque in ogni caso può accedere a piedi anche dall’altra parte venendo dal paese. Esiste allora un rischio idrogeologico: una piena del fiume potrebbe portare rifiuti tossici verso Pianengo passando dalla riserva naturale della Palata del Menasciutto. Le piogge comportano la formazione di reflui che finiscono nelle acque di prima falda e nello stesso fiume Serio. Condizioni climatiche opposte, al contrario, determinano l’accensione di fuochi dovuti alla combustione sotterranea dei rifiuti. E’ per questo che alcuni ambientalisti parlano di Terra dei fuochi locale. I problemi sono numerosi: a poche decine di metri dalla centrale di stoccaggio di via Vallarsa sorge l’impianto a biogas dell’agricoltore Zaghen. Duranti chiede nelle Osservazioni se ci può essere un effetto domino tra biogas e centrale o viceversa in caso di incidente. In effetti lo stoccaggio di metano, completato da una centrale di distribuzione, è classificato dalla direttiva Seveso come impianto a rischio di incidente ambientale rilevante. E l’Erir, cioè il documento sul rischio, è stato però solo abbozzato dal Comune di Sergnano. Altro problema aperto è la presenza di metanolo vicino a uno degli impianti dello stoccaggio di gas. Duranti segnala che la vicinanza del metanolo al centro abitato, fra aree agricole, andrebbe monitorata, non certo sottovalutata. Molte le domande e altrettante le risposte che, con Duranti, parte della popolazione sta aspettando da tempo.
