Amianto, esposto contro la casa di Auricchio

CREMONA Ivano Bonoldi, per conto dell’Osservatorio nazionale amianto, ha presentato un esposto ai carabinieri della caserma Santa Lucia di viale Trento Trieste sul rischio di esposizione all’amianto e sulla pericolosità dell’immobile del presidente della Camera di commercio Gian Domenico Auricchio, situato nello stesso viale Trento Trieste. E l’immobile è stato subito transennato. E’ una zona a ridosso del centro storico ed è anche fra le più trafficate: vicino all’abitazione del re del provolone si trovano infatti la sede dell’Aem, l’ex poliambulatorio Inam, via Palestro con le sue scuole, la via che conduce alla stazione dei treni e dei bus, la sede della Cisl e dall’altro lato corso Garibaldi. La casa di uno degli imprenditori più noti di Cremona è in stato di evidente degrado, e dopo una serie di accertamenti compiuti dall’assessorato comunale all’ambiente su impulso del volontario Ivano Bonoldi, l’eternit è risultato pericoloso. Tre le notifiche consegnate dai vigili urbani al proprietario dello stabile nei mesi scorsi: la proposta di Bonoldi era di ricoprire di lattex i tetti, in modo da immobilizzare la pericolosa sostanza in attesa di una bonifica. Il proprietario ha chiesto una proroga dopo l’altra e alla fine il volontario anti-amianto ha deciso di evidenziare il problema con un esposto, avvalendosi del sostegno legale degli avvocati che lavorano per l’Osservatorio nazionale amianto onlus. Una questione simbolica e reale, quella della casa di Auricchio. L’amianto è presente anche a Cremona e in centro, come nelle periferie. Ovunque l’amianto rimane una delle minacce più temibili quanto difficili da combattere, per la sua presenza diffusa. Gli edifici censiti dall’Asl sono ormai oltre seimila in provincia, dove le vittime di cancro sono circa quaranta. Da una parte il caso eclatante della ditta Inar di Romanengo, che ha lavorato l’amianto per quarant’anni e due anni fa ha versato un milione e 200mila euro di risarcimento danni ai 112 richiedenti, dall’altro i rischi meno clamorosi ma presenti.