Cremona Il sindaco chiama le minoranze a collaborare

CREMONA Il neo sindaco Gianluca Galimberti, dopo aver giurato fedeltà alla Costituzione, ha ribadito nel primo consiglio comunale il metodo intende seguire: le deleghe assegnate agli assessori faranno in modo che ciascun componente di giunta possa lavorare sono in équipe con i colleghi, ma non solo. I processi decisionali dovranno concludere sui singoli settori – ad esempio il progetto Po, il piano casa, i progetti per il commercio e per corso Garibaldi – con risultati che saranno sottoposti a verifica e quindi eventualmente a correzione. Gli stessi assessori saranno impegnati in attività d’area con l’apporto di staff che entrano in gioco su singoli settori. Le scelte amministrative dovranno essere quanto mai motivate e documentate, non imposte.

Allo stesso modo, se la legge elettorale dei Comuni sopra i 15mila abitanti offre alla giunta poteri assai forti, Galimberti intende coinvolgere attivamente invece anche il consiglio comunale e le stesse minoranze, come la stessa amministrazione comunale dovesse distinguere fra potere esecutivo e legislativo. Questo significa che il consenso delle opposizioni sarà cercato in modo collaborativo e propositivo, per rispetto verso l’elettorato, senza che le minoranze siano limitate solo al ruolo di critica e controllo. In sintesi, questo è il segno caratteristico della politica della mitezza, tenuta a compiere scelte ponderate e a verificare ogni passo compiuto dall’amministrazione.