Dal quotidiano “Il Giornale” abbiamo appreso che Obama, durante la sua visita in Europa verso la fine di marzo 2014, ringraziò Italia e Belgio per “avere completato la rimozione di plutonio e uranio” dai propri siti come siglato nel “Global Threat Reduction Initiative”. Questo trattato vuole la riduzione della minaccia globale nucleare. Il presidente Obama in una conferenza stampa del 26 marzo affermò di essere “più preoccupato dalla prospettiva di un’arma nucleare in giro per Manhattan che dalle mosse di Vladimir Putin”. Sì, perché il traffico di materiali nucleari può significare uso per fini terroristici. Infatti, con le scorie radioattive si possono facilmente costruire bombe rudimentali ma non innocue.
Così il ringraziamento all’Italia è stato un modo per ufficializzare e rendere nota l’operazione che nelle settimane precedenti aveva portato al trasferimento di scorie nucleari e materiali radioattivi. Tra il 3 e il 4 marzo un carico di plutonio e uranio aveva attraversato La Spezia per essere imbarcato su una nave salpata, subito dopo, alla volta degli Stati Uniti. La Spezia non fu l’unica città a vedere il transito di materiale nucleare, il trasferimento di materiali radioattivi era avvenuto anche da Trisaia di Rotondella, dalla provincia di Matera e poi da Saluggia in provincia di Vercelli verso Trieste.
Si è trattato di operazioni «molto complesse», durante le quali, secondo una nota congiunta Italia-Usa i materiali erano stati «confezionati in modo sicuro in container da trasporto certificati» secondo le regole vigenti in entrambi i Paesi.
“Sul fronte internazionale l’impegno per il controllo delle scorie radioattive sembra destinato a venir ricordato come uno dei maggiori successi di Obama”, riporta l’articolo de “Il Giornale”. “Da quando il presidente ha dato il via ai suoi incontri periodici con i leader internazionali 13 nazioni hanno eliminato i loro quantitativi di scorie nucleari. E molti altri hanno reso più sicuri i depositi per prevenire il rischio di furti operati da gruppi terroristici.
Resta da sapere come Obama intende usare tale scorie, come le trasforma e gli eventuali rischi che fa correre alla popolazione.