Pavia: autostrada da incubo

L’autostrada Broni Mortara ha già una società concessionaria dal 2010, la Sabrom spa individuata dal Cal (Concessioni autostradali lombardi), eppure i lavori non partono mai. Anzi. Con il tempo si moltiplicano le critiche, tant’è vero che per quella striscia d’asfalto di 50 chilometri le osservazioni presentate dal territorio sono ben 132, da parte di cittadini e associazioni, anche unitesi fra loro come mai era successo, ad esempio con l’adesione di Fai, Lipu, Wwf e un Consorzio di bonifica. La proposta della nuova infrastruttura è nata dal sovraffollamento dell’A4 e dall’idea costruire un collegamento con le nuove autostrade venete, in modo da mettere a disposizione un tracciato alternativo all’A4, fra Torino e Venezia. Idea che trova un sostegno incerto da parte della giunta Maroni, dalla quale infatti escono dichiarazioni non sempre entusiaste. Per questo il consigliere del Pd Giuseppe Villani sta preparando un’interrogazione al presidente Maroni: che dia una risposta e spieghi che cosa ci si deve aspettare. Cremona è interessata da questa eventuale autostrada, che infatti ha progetto un collegamento con l’A21, oltre che con la Milano-Genova. Non a caso ci sono alcuni soci azionisti privati di minoranza presenti sia in Centropadane che nella Broni Mortara, come Itinera e Satap. La maggioranza dell’infrastruttura pavese invece è al 61% della Salini Impregilo. Il ministero dei trasporti, guidato da Maurizio Lupi, da parte propria sta procedendo alla valutazione d’impatto ambientale. Oltre al Pd, che sottolinea le ragioni del no emerse nel dibattito per la valutazione d’impatto ambientale, anche il movimento 5 stelle è decisamente contrario. Iolanda Nanni infatti ha sottolineato da tempo che il territorio agricolo di pregio verrebbe devastato senza affatto superare l’isolamento logistico di alcune parti del territorio pavese. Sia Pd che 5 stelle notano l’incertezza della giunta Maroni. Il carattere speculativo dell’infrastruttura è stato severamente messo in luce da una marea di critiche.