Cremona. Se per tanti versi un plauso va rivolto al tribunale di Cremona, capace di far fronte a un difficile accorpamento con Crema in poco tempo e con massimo impegno senza alcuna proroga e capace inoltre di fare da volano a livello nazionale per il processo telematico e l’innovazione digitale, le difficoltà relative all’organico, anche amministrativo, non sono un segreto. Nei giorni scorsi l’allarme è stato lanciato dalla presidente Ines Marini davanti alla pubblicazione dell’interpello che palesa la possibilità del trasferimento di circa 12 dipendenti da la sede cremonese a quella lodigiana. Un interpello legittimo, che però rischia di segnare per il tribunale di una condanna in termini di efficienza. Illustri esclusi, anche in conseguenza del decreto legge Brunetta ancora vigente, nella partita intervengono i sindacati, che ribadiscono la necessità di un confronto su questi temi e auspicano uina convocazione in tempi brevi. Sulla necessità di sostituire il personale amministrativo in trasferimento prima che lasci il tribunale di Cremona i sindacti sono pienamente d’accordo con il presidente Marini, e la possibilità che tanti buoni risultati possano vanificare l’efficienza del tribunale per la carenza di organico proprio non va giù. Intanto oggi è il giorno della presa visione dei nuovi spazi messi a disposizione dell’amministrazione comunale nell’ex Genio Civile.