Fa questa affermazione il noto oncologo Umberto Veronesi, che così “sfida” dei colossi quali le multinazionali farmaceutiche e l’industria alimentare.
Sul “Quotidiano del Molise online” del 22 luglio 2014, Umberto Veronesi parla di alimentazione e, in particolare, si concentra sulle conseguenze di carne e prodotti animali in genere.
Chi si alimenta di prodotti animali si espone a un rischio maggiore di contrarre diversi tipi di patologie. Corre infatti in media il 30% di rischio in più di contrarre molti tipi di tumori, come quello al seno, al colon, alla prostata, al pancreas, alla vescica e ai polmoni. Un’alimentazione carnea induce ad un maggiore rischio di contrarre malattie metaboliche, disturbi cardiovascolari legati al livello di colesterolo nel sangue, infarti, diabete ed obesità.
Però la gente non lo sa che la carne e i prodotti animali sono così dannosi: come mai?
Ecco le parole di Umberto Veronesi: “Le riviste medico scientifiche più accreditate sono sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche e pubblicano solo ciò che è consentito loro di pubblicare o ciò che è imposto loro dalle suddette multinazionali. Molti medici e ricercatori sono coscienti degli effetti dannosi del consumo della carne, ma hanno le mani legate. Io che sono uno scienziato di fama internazionale posso prendermi il lusso di fare queste dichiarazioni, se lo facessero loro molto probabilmente non lavorerebbero più. L’industria alimentare e le multinazionali farmaceutiche viaggiano di pari passo, l’una ha bisogno dell’altro e queste due entità insieme generano introiti circa venti volte superiori a tutte le industrie petrolifere del globo messe insieme, potete dunque capire che gli interessi economici sono alla base di questa disinformazione. Ogni malato di cancro negli Stati Uniti fa guadagnare circa 250.000 dollari a suddette multinazionali, capirete che questa disinformazione è voluta ed è volta a farvi ammalare per poi curarvi.”
Non c’è molto da aggiungere, basta riflettere e cambiare il proprio stile di vita per tutelare la nostra salute.