Crollo colposo. È questa l’ipotesi di reato con cui La Procura di Milano ha aperto un’ inchiesta sul cedimento, dopo le forti piogge, di un tratto del manto stradale di corso di Porta Romana, nel capoluogo lombardo. Come nella giornata di oggi in cui si sono effettuate evacuazioni e interventi di emergenza, sabato scorso la pioggia battente ha creato numerosi problemi. Nello specifio si era creata una voragine profonda 12 metri. Il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato e dal pm Maura Ripamonti, è al momento a carico di ignoti e agli atti sono state acquisite le relazioni tecniche dei Vigili del Fuoco, del Comandante della Polizia Locale e del Comune di Milano. Cruciali sarebbero stati i lavori in quell’area della società ‘Santa Caterina srl’ che non avrebbe messo in sicurezza il cantiere, malgrado i provvedimenti dell’amministrazione comunale. Il crollo, come aveva spiegato il Comune nei giorni scorsi, sarebbe stato causato da ”una paratia di legno, invece che in cemento armato, collocata nel terzo piano interrato dei box auto a 11 metri sotto terra”. Dai documenti agli atti, inoltre, emerge che già il 7 agosto del 2013 l’amministrazione comunale aveva inibito l’utilizzo dei box per mancanza delle certificazioni anti-incendio reiterando un provvedimento già emesso per ordinare la messa in sicurezza dell’area. Il paradosso sta però nel fatto che proprio cinque giorni prima del primo cedimento del manto stradale, la società aveva comunicato che la messa in sicurezza era stata portata a termine. Si indaga dunque sulle eventuali responsabilità dell’azienda nell’accaduto. Intanto oggi una casa, abitata da un’anziana, è stata evacuata a Malnate, nel Varesotto, a causa dello smottamento del terreno vicino a un torrente sul quale era stato costruito l’edificio. In seguito alle piogge, infatti, oggi è ceduto un terrazzamento, provocando una frana che ha coinvolto due case adiacenti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Varese e i tecnici del Comune, che stanno effettuando i rilievi per la messa in sicurezza dell’area