E’ un traguardo ancora lontano e di difficile realizzazione, ma all’interno del Comitato Cittadini per l’Aria- Piacenza comincia a farsi strada l’idea di organizzarsi per promuovere un referendum sulla qualità dell’aria. I nodi centrali che spingono verso questa ipotesi sono la consapevolezza di una condizione di inquinamento non più sostenibile accompagnata da una politica che sembra sorda rispetto ai richiami della cittadinanza e del buonsenso. Emblematica è stata l’autorizzazione concessa all’azienda Cementirossi a portare da 23mila a 63 mila la quota annuale di combustibili alternativi utilizzabili. Rifiuti plastici e pneumatici bruciati per produrre energia a ridosso del centro abitato. Una decisione contro cui il comitato si è mosso con un ricorso al Tar. Altra questione spinosa riguarda Iren, azienda dei rifiuti, che vorrebbe incenerire rifiuti provenienti da fuori provincia. Da qui l’idea di un referendum. Il Comitato, che ha recentemente consegnato al sindaco di Piacenza circa 3200 firme di cittadini che hanno sottoscritto una lettera aperta sull’emergenza ambientale, cifra record considerando che è stata raccolta con soli 4 banchetti, sta ancora aspettando risposta alla richiesta di conoscere i dati relativi all’incidenza dei tumori in città. L’intenzione è comunque quella di non abbassare la guardia e a settembre è previsto un incontro con Rossano Ercolini, fondatore del movimento Rifiuti zero, che ha vinto il Goldman prize 2013, un riconoscimento definito “il Nobel dell’ecologia”. La sua associazione Rifiuti Zero ha portato 117 comuni italiani a chiudere i propri inceneritori e a convertirsi al riciclaggio dei rifiuti.