La vita di Alesssandro Maggi è stata stroncata a soli 14 anni, durante un allenamento, sulla bicicletta che ispirava i suoi desideri e la sua passione perla sport. Il ragazzo, che abitava a Castelleone, stava percorrendo con un gruppo di coetanei la strada che dall’abitato di Trigolo conduce a Fiesco, poco prima delle 11 di questa mattina. I giovanissimi atleti, tutti della zona, stavano seguendo un furgone adatto agli allenamenti, che li precedeva appositamente per guidarli, proteggerli e dare loro aiuto, in caso di necessità, durante l’impegno sportivo. Per motivi che ancora non si conoscono, e che la Polizia stradale sta esaminando, è stato il furgone della società ciclistica di Soncino a rallentare. I giovani atleti procedevano a due a due. I primi due sono caduti riportando lievi escoriazioni. Uno dei ragazzi, Alessando Maggi, cercando di restare in sella ha sbandato sulla sinistra. La successione degli eventi e il legame causa effetto non possono coincidere: è impossibile da quanto si apprende comprendere precisamente l’accaduto e le responsabilità. Di fatto il quattordicenne si è trovato di fronte un altro furgone, guidato da un 24enne, che proveniva dalla direzione opposta, cioè da Fiesco. Uno scontro violento, feroce, impari. Una morte orribile sull’asfalto bagnato dalla pioggia, poche decine di metri prima del punto in cui la strada provinciale Fiesco-Trigolo si stringe rapidamente per divenire via principale di Trigolo dopo una curva stretta. La strada per questo non è priva di pericoli, che il sindaco non ha mai mancato di sottolineare alla stessa Prefettura anche in un incontro di pochi mesi fa. E’ un problema storico. Da Fiesco a Trigolo corre un rettilineo poco frequentato, addolcito solo negli ultimi anni da un nuovo quartiere residenziale e dalla casa di riposo, che danno agli automobilisti la sensazione dell’imminenza di un centro abitato. Alessandro Maggi ha pagato con la vita, a soli 14 anni, i pericoli cui sono esposti ciclisti e pedoni. Subito alcuni passanti si sono avvicinati al luogo della tragedia. Alcuni hanno fotografato, l’orrore e la malinconia si sono impadroniti degli animi. Il sindaco Christian Sacchetti si è recato sul posto, preferendo però non fare dichiarazioni per il momento. Dopo i rilievi della polstrada di Cremona, la salma è a disposizione della magistratura per un’eventuale autopsia.