VESCOVATO – Per la prima volta, a Vescovato, è il Comune a convocare una conferenza dei servizi, ovvero l’incontro fra le l’azienda privata che propone un progetto – in questo caso l’attività estrattiva di gas richiesta da Padana Energia – e oltre al Comune, il ministero, la Provincia, l’Arpa, l’Asl, in breve tutti i soggetti coinvolti secondo le rispettive competenze. Sinora queste riunioni, riguardanti argomenti ambientale di interesse generale, poiché si tratta non solo di emissioni ma anche eventualmente di rischio sismico, pericolo di esplosioni e altro ancora, si sono svolte a porte chiuse. Vescovato ha inaugurato una tendenza nuova: ci si confronta ma a porte aperte, in modo che ogni cittadino possa ascoltare il dibattito fra il privato, le istituzioni e, come in questo caso, le associazioni. Il privato e il ministero per lo Sviluppo Economico, con un rappresentante dell’Unmig, ovvero l’Ufficio nazionale minerario idrocarburi geotermia.
Non era emerso durante la conferenza dei servizi svoltasi in amministrazione provinciale che il pozzo di gas si trova in un sito contaminato di arsenico e piombo e oltretutto all’interno della fascia di rispetto dell’autostrada Cremona-Mantova. Per questo il sindaco Maria Grazia Bonfante critica Arpa, Asl e Provincia per la loro assenza: il Comune si fa carico di diffondere informazioni e sviluppare un confronto tempestivo, alcuni soggetti pubblici invece non vogliono creare un precedente, come hanno chiarito.