Sono passati oltre quattro mesi da quando la nostra redazione ha denunciato pubblicamente la preoccupante vicenda dei lavoratori italiani impiegati all’Eni di Cortemaggiore. Qui, infatti, sorgeva una sede di “Corporate University”, lo strumento di cui Eni si è dotata per attrarre e reclutare persone di valore e prendersi cura della loro formazione manageriale e tecnico-professionale. In questa struttura lavorano circa 90 persone di nazionalità italiana e straniera, in prevalenza croata e romena. Ma, nonostante questo, una quindicina di lavoratori italiani e, in particolare, tutti residenti tra Cortemaggiore, Caorso e Pontenure, rischiano di perdere il loro posto di lavoro. Eppure, nonostante la mobilitazione dell’opposizione consigliare, l’Eni non ha ancora fornito alcuna risposta.