Una processione ininterrotta e silenziosa si sta svolgendo da ieri presso la casa di via Lungastretta a Cremona dove risiede la famiglia Facchinelli e dove è stata allestita la camera ardente di Matteo e Greta. Una famiglia serena fino al tardo pomeriggio di mercoledì, quando sulla via Brescia a Verolanuova lo scontro frontale fra la vettura guidata dal 44enne Dorino Roberto Facchinelli e quella condotta dal 19enne Bogdan Vasilache ha cambiato tutto e in modo atroce. Un incidente che si porta dietro una scia di sangue e dolore difficile da accettare e che ha cancellato tre giovani vite. Quella di Bogdan, e quelle di Matteo e Greta 11 e 5 anni, che viaggiavano sul sedile posteriore della vettura del papà al rientro da una giornata passata dai nonni a Bassano Bresciano. Lunedì alle 10 presso la parrocchia di San Pietro al Po si celebreranno i funerali dei bimbi, in una Cremona ammutolita per la commozione. Intorno alla famiglia infatti si sono stretti non solo i parenti e gli amici, ma tutta una città sconvolta da quanto accaduto. Persone in fila alla camera ardente di via Lungastretta, ma anche riunite in preghiera durante le veglie che in queste ultime sere sono state organizzate presso la parrocchia frequentata dai Facchinelli, in cui Matteo e Greta erano di casa. Gremiti i banchi della chiesa, seduti a testa bassa e con le lacrime negli occhi tanti cremonesi, che hanno voluto con questi momenti di raccoglimento testimoniare la loro vicinanza ai genitori, ai nonni e a tutti coloro che conoscevano e amavano i due piccoli. Distrutta,ovviamente da questa perdita devastante la madre di Matteo e Greta, Laura Aletti. La donna, originaria di Castelverde nel cui cimitero verranno sepolti le due piccole bare bianche, solo pochi mesi fa aveva perso la madre. Questo lutto, secondo le stesse parole di don Stefano Moruzzi, parroco di San Pietro, ha ora annientato Laura. Intanto il padre dei bambini, Dorino Roberto è ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Manerbio. Ha visto morire sull’asfalto Matteo. Distrutto, ha sperato nella salvezza di Greta, il cui cuore ha invece cessato di battere il giorno dopo all’ospedale di Bergamo. Ieri è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza a seguito del trauma toracico riportato nell’incidente. Le sue condizioni ora sono stabili, anche se non si sanno ancora quali saranno i tempi del suo recupero e del suo ritorno a casa, in una casa però ormai vuota, senza la presenza, i sorrisi, i giochi di Matteo e Greta.