Cremona. L’agricoltura in crisi deve ripartire dalla Lombardia e guardare al mondo. Dalla Libera Associazione agricoltori di Cremona arriva l’indirizzo: serve puntare su politiche in grado di valorizzare il marchio Italia sui mercati esteri soprattutto nei paesi emergenti, lavorando per una soluzione al pesante embargo russo di prodotti agroalimentari europei. Un momento difficile per l’economia italiana, e anche per l’agricoltura. Dopo i primi sei mesi dell’anno che avevano fatto registrare una crescita del Pil agricolo, la situazione attuale parla di un calo dovuto soprattutto alle esportazioni. Ad aggravare il quadro la risposta della Russia alle misure restrittive imposte da Europa e Stati Uniti per la vicenda ucraina: il Paese infatti ha messo in atto un embargo ad alcune categorie di prodotti agroalimentari provenienti soprattutto da Usa, Ue. la Libera associazione agricoltori di Cremona parla di un pesante danno anche per il territorio cremonese e lombardo, i cui effetti devono ancora farsi sentire nella loro gravità. La soluzione, dice il presidente Piva, è lavorare per aumentare le esportazioni verso i paesi emergenti. Il ministro Martina ha annunciato l’apertura di un confronto e auspica una soluzione politica, intanto anhe da Cremona ci si uove per valorizzare il marchio Italia e aggredire i mercati mondiali con la forza del prodotto di qualità e certificato.