Cremona, il “fiume urbano” divide la città

Come ogni intervento innovativo che sia davvero tale, la colorazione di corso Garibaldi sta creando grandi consensi e durissime critiche. Non si riesce a rimanere imparziali davanti alle strisce blu del fiume che attraversa e destabilizza le grige e storiche prospettive dell’arteria cremonese, per troppo tempo priva di appeal per cittadini e turisti e sempre più desolata per commercio. L’iniziativa decisa e realizzata in poco tempo e presentata come temporanea, tanto originale da risultare provocante, ha il merito di aver offerto alla città uno spazio assolutamente nuovo, mai sperimentato prima, che rende Cremona quasi unica, compiendo un salto creativo non indifferente, sfidando la fantasia dei cittadini a fare altrettanto. E tanti hanno accolto questa sfida. La giunta Galimberti dovrà fare però i conti, come era prevedibile,  con le pesanti critiche che arrivano dai più conservatori, che non riescono a guardare il corso con occhi nuovi e restano destabilizzati dalle onde del fiume . Per quanto riguarda i commercianti l’idea in linea di massima piace, anche se per un giudizio decisivo si attende che tutto l’intervento sul corso venga completato. Si tratta ovviamente di un intervento estetico, e la categoria ha bisogno di altre e più importanti iniziative. Coloro che sembrano apprezare di più l’originalità del corso sono però i turisti, cosa di non poco conto se si vuole rilanciare l’immagine e l’attrattiva della città