Le vendite al dettaglio restano ferme, a giugno, mentre calano del 2,6% su base annua. Lo ha comunicato l’Istat, secondo cui a subire il calo sono state soprattutto le vendite dei prodotti non alimentari. Rispetto al 2013 si è verificato un crollo record delle vendite nei piccoli negozi alimentari, -5%, ma anche nella grande distribuzione. A salvarsi sono solamente i discount, con un +0,5%.A riprova del calo delle vendite al dettaglio sono arrivati anche i dati della Coldiretti, secondo cui due italiani su tre hanno tagliato la spesa, sia in qualità che in quantità, con pesanti effetti su tutta la filiera agroalimentare dal campo alla tavola.Tre milioni di famiglie sono costrette dunque a fare acquisti negli hard discount, in aumento del 48 per cento rispetto all’inizio della crisi. A cambiare non è solo la qualità dei prodotti acquistati; il carrello della spesa si è ulteriormente svuotato con una flessione degli acquisti per latte e formaggi, e per l’ortofrutta, nonostante la generale riduzione dei prezzi. In calo addirittura le uova che tradizionalmente sostituiscono la carne nei momenti di difficoltà economica”.