Mostre d’estate, Munari a Milano

Bruno Munari è stato uno dei grandi creativi del secolo scorso, eclettico e multiforme: artista, designer, grafico, pedagogo. Il Museo del 900 di Milano lo celebra con una mostra dedicata soprattutto al suo essere artista, che parte però dal confronto con la scienza, come spiega il curatore Marco Sammicheli.”Munari politecnico – ci ha detto analizzando il titolo dell’esposizione – con la p minuscola, sta a significare e ad evocare il rapporto che Munari aveva con la civiltà della tecnica. E come lui blandisse la tecnologia, la scienza, l’ingegneria, per sviluppare il suo linguaggio, la sua estetica, il suo modo di lavorare intorno all’arte”.In mostra lavori di vario tipo di Munari, tanto a livello di disegni e dipinti, quanto a quello di opere ibride come le celebri forchette che diventano mani, dai libri d’artista ai sorprendenti Fossili del 2000, ancora oggi portatori di molte suggestioni filosofiche. “Munari, insieme a Lucio Fontana – ha aggiunto Sammicheli – sono le due figure cardine del Novecento italiano e usano la città di Milano come una piattaforma”.E proprio il capoluogo meneghino è il cardine geografico del lavoro di Munari. “Mi piace citare la geometria – ha concluso il curatore – era una semiretta, un punto che tendeva all’infinito: questa era Milano e mi auguro che Milano rimanga ancora questo riferimento per la comunità degli artisti e per la comunità creativa che qui abita e lavora”.La mostra al Museo del 900 resterà aperta al pubblico dal 6 aprile e fino al 7 settembre.