mucchi di rifiuti all'interno dell'acciaieria

Arvedi si amplia ancora, cittadini preoccupati

CREMONA – C’è movimento nell’area industriale tra la frazione Cavatigozzi e il Comune di Spinadesco. L’ultimo prato verde di via Bastida, reso alienabile dal Comune, è destinato a sparire, tanto più dopo le perforazioni di ieri, effettuate per verificare la profondità della falda e quale capacità ha il  terreno di reggere peso. Sorgerà un’altra attività produttiva proprio davanti all’Ecosteel e alla montagnola di scorie dell’acciaieria che rimane ancora alta. Poco si sa dell’imprenditore Giorgio Everet, ex consigliere comunale di Forza Italia durante l’amministrazione del sindaco Perri. Difatti il titolare dell’azienda alimentare Grifone Azzurro, situata di fronte alla massa di scorie dell’industria siderurgica, aveva segnalato durante un’assemblea pubblica il problema della dispersione delle polveri e che i suoi dipendenti erano costretti a cambiare più spesso che in passato i filtri dell’areazione, oltre che a lavorare con le mascherine. Al campanello dell’azienda più volte da noi suonato non risponde però nessuno. Ecosteel inoltre si amplia vicino alla zincheria Arvedi con un cantiere che prevede lo sbocco di una strada interna per i camion carichi di scorie diretti verso la Codognese. Sottoprodotti e non rifiuti, come i dirigenti dell’azienda siderurgica hanno ribadito nell’ultimo confronto con il settore Ambiente dell’amministrazione provinciale, la quale invece insiste nel definirle scorie. Meno verde, meno alberi, meno prati. Cavatigozzi e Spinadesco, con i loro oltre duemila abitanti che vivono fra aziende ad alto rischio di incidente ambientale, stanno scomparendo a favore dell’area industriale. L’iter autorizzativo dell’acciaieria prosegue: difatti l’Arvedi ha chiesto agli enti locali di essere sottoposta a Valutazione d’impatto ambientale per poter aggiornare i dati di produzione, da 2,4 milioni di tonnellate l’anno a 3,1. Anche l’oleificio Zucchi ottiene nuovo terreno gratuitamente dall’amministrazione provinciale, per ingrandirsi. In questi giorni si sono ritrovati un gruppo di cittadini di Cavatigozzi con un gruppo di Spinadesco. Intanto Ecosteel, di proprietà del gruppo Tempini con sede a Pisogne in provincia di Brescia, inanella bilanci in attivo l’uno dopo l’altro: dal 2011 al 2013 l’attivo netto è salito da 5,7 milioni a 11,7 milioni di euro, e potrà collocare nuove scorie, o sottoprodotti, sotto la strada nuova vicino alla zincheria.