Un nuovo appello arriva da parte del Comitato spontaneo “Sposta l’autovelox” al Comune di Cremona. Il Comitato lamenta di non aver fino ad oggi ottenuto alcun ascolto, nonostante la continua richiesta di un incontro con l’amministraizone per chiarire le ragione dell’opposizione all’occhio elettronico di via Persico, o meglio alla sua collocazione in un luogo inadeguato e non rispondente alla normativa vigente né alla pericolosità del tratto stradale interessato. La vicenda delle multe stellari e della protesta che non si sgonfia è oggi forte di documenti che provano la tesi sostenuta dal Comitato: si tratta di relazioni del 2012 e del 2013 della Polstrada sull’inadeguatezza del sito scelto per l’autovelox. Relazioni che non vennero considerate quando la prefettura ne autorizzò la posa. Perché? si chiede il Comitato. In alcuni punti salienti il documento del 2012, firmato dal vicecomandante Federica Deledda, parla di infrazione dell’art. 25 della legge 120/2010 essendo il dispositivo collocato a meno di un chilometro dal segnale stradale. C’è poi l’assenza del dato relativo agli incidenti che, testuali parole, “ non consente di capire il motivo per cui l’Ente richiedente indichi la localizzazione dell’autovelox proprio all’intersezione con via Santa Cristina”. Insomma la partita non è chiusa e ora i membri del Comitato che stanno proseguendo la propria battaglia per vie legali pretendono di essere ascoltati. Susanna Grillo