Brescia: 30% di rifiuti in più nell’inceneritore

Brescia Sta suscitando numerose polemiche il decreto ambiente del governo. Lo sblocca Italiarischia di rivoluzionare lo scenario degli inceneritori destinati a diventare, nelle intenzioni dell’esecutivo, «opere strategiche di interesse nazionale» con una regia interamente romana. Secondo l’articolo 35 gli impianti di smaltimento dei rifiuti urbani e speciali, esistenti o da realizzare, devono essere utilizzati «a saturazione del carico termico». La priorità va data «al trattamento dei rifiuti urbani prodotti nel territorio nazionale» e per sfruttare al massimo la capacità «devono essere trattati rifiuti speciali non pericolosi o pericolosi a solo rischio sanitario». In questo modo città come Brescia e Cremona riceveranno dal sud un carico di rifiuti da smaltire nei propri impianti. Contraria la regione che negli tempi ha intrapreso la strada del progressivo spegnimento degli impianti sul territorio lombardo e assolutamente contraria legambiente che annuncia una serie di iniziative per bloccare questo decreto.