Cremona, Borgo Loreto nei guai: SOS al Comune

Borgo Loreto è forse il quartiere di Cremona più colpito dallle maledizioni peggiori: chi abita nei nuovi condomini di case popolari si è ritrovato fino a qualche mese fa bollette di teleriscaldamento astronomiche, molto superiori alle proprie possibilità dei residenti. La giunta Perri non è mai venuta a capo del problema, che riguardava il malfunzionamento del sistema complessivo, dall’erogazione dell’acqua calda fino agli appartamenti. Questioni che riguardano l’azienda ex municipalizzata, l’Aler e il Comune, dall’ufficio lavori pubblici ai servizi sociali. Distacchi di utenze a ripetizione, sino ad arrivare a cause di Aem Cremona contro i cittadini che, dal punto di vista dell’azienda, non volevano pagare. In tribunale però hanno vinto sempre i cittadini. Chi ha subito distacchi da tempo ha continuato e continua a ricevere ingiunzioni di pagamento e minacce di distacco. La crisi economica ha inasprito una serie formidabile di disavventure, mentrei servizi sociali non trovavano il modo di rimediare in modo strutturale e anzi avviavano il criticato progetto dei tutor di condominio. Gli abitanti delle case popolari, in vari casi, si sono indebitate al punto da rischiare lo sfratto e da subirlo. Alcuni sono spariti dalla circolazione. Due persone sono decedute nell’inverno scorso, l’uno all’hospice dell’ospedale di Cremona, l’altro nel suo letto di via Cattaneo. Entrambi, sofferenti per malattie mortali, hanno vissuto al freddo per mesi. Non finisce qui. Le notti sono state turbate dalle grida di una ragazza percossa dal convivente, con l’intervento ripetuto delle forze dell’ordine. La giovane non ha per lunghi mesi avuto il coraggio di denunciare l’uomo. Problemi complessi aggravati dalla mancanza di lavoro. L’ex assessore Amore aveva messo a disposizione in via Divisione Acqui 1 una sede dove i cittadini si sarebbero dovuti recare tempestivamente per segnalare i problemi. Il 27 luglio la nuova amministrazione ha tolto quel punto d’informazioni. Il presidente del comitato di Quartiere, Franco Nicolini, rimasto senza risposte dalla giunta Galimberti per un mese e mezzo, ha evidenziato il malcoltento segnalando comunque che lunedì ci sarà finalmente un incontro con l’assessore Barbara Manfredini per discutere della questione. In quella sede, ormai soppressa, il comitato discuteva su co organizzare i lavori per il quartiere, come le tinteggiature delle scuole: dieci aule sono state dipinte dal comitato, che si sistemava, ad esempio, anche le panchine, faceva la manutenzione del verde, organizzava il doposcuola e altre attività. Franco Nicolini da una parte dei residenti viene considerato vicino all’ex assessore Luigi Amore, i quali hanno preferito rivolgersi direttamente ai servizi sociali o all’Aem o all’Aler o al Comitato Antisfratto, se non al Comitato acqua pubblica. Ora lo stesso Nicolini attende l’incontro di lunedì: il quartiere, chiunque lo rappresenti, ha bisogno di aiuto. Per l’amministrazone Galimberti è una delle occasioni per mostrare un cambio di rotta rispetto alla precedente amministrazione Perri.

Paolo Zignani