Cremona. La proroga della concessione fino al 2017 è il primo obiettivo che si è dato Alessandro Triboldi, il nuovo direttore di Centropadane, o meglio l’uomo dei numeri, come ama definirsi lui stesso, ex sirettore del Comune di Brescia, dov’era entrato da city manager. La proroga, secondo voci molto insistenti, iniziate a circolare già dalla primavera di quest’anno, servirà a far riprendere i lavori della società autostradale che ha sede a Cremona, ma il cui baricentro politico, benché più trasversale di quanto sembri, si trova a Brescia, come l’ex presidente della Provincia Mòlgora e lo stesso nuovo direttore. Il decreto sblocca Italia consentirà di accorpare concessioni scadute, ad esempio Centropadane, Autovie venete, controllate dalla Regione Friuli tramite una finanziaria e una terza autostrada.Grazie al semestre guidato dall’Italia, dall’Unione europea non dovrebbero venire contestazioni, anche se gli investitori esteri non desiderano altro che lanciarsi nel mondo dei profitti sicure delle autostrade. I giochi non finiscono certo con la proroga, che sarà ottenuta, ormai si dà per certo, anche grazie al temporeggiamento dell’ex direttore Francesco Acerbi, che dal 2011 è riuscito a tenere in piedi la società fino alla scadenza di altre concessioni. Il gioco degli accorpamenti viene da lontano. Potranno riprendere i lavori presto, ad esempio per terminare la corda molle. Gli enti locali però battono cassa, hanno bisogno più che mai della gallina dalle uova d’oro, ovvero quegli incassi sicuri che dà l’A21, il cui indebitamento con le banche non va certo in sofferenza. Il Comune di Brescia in particolare deve ripianare il mutuo acceso per costruire la metropolitana e sta valutando se vendere una piccola percentuale di A2A. In futuro potrebbe toccare anche a Centropadane tornare sul mercato. La stessa raccolta differenziata ha costi da non trascurare, poi esiste l’Ortomercato. Cremona oggi è politicamente minoritaria ma può giocare la carta della Cremona Mantova. Il presidente della Regione Roberto Maroni ha parlato di 200 chilometri di nuove autostrade: forse alludeva alla Tem, alla Pedemontana , Bergamo Novara, e alla Cremona Mantova, che comunque, se si facesse, non sarebbe costruita da Centropadane. E Alessandro Triboldi, una volta finita la sua mission? Potrebbe uscire di scena? Le domande sono tante e le ipotesi pure, tuttavia un’autostrada resta una cassaforte inesauribile. Di qui l’opportunità di un rilancio e una vera e propria rinascita aziendale.