Cremona, Galimberti al Pd: “Candidatura con condizioni”

CREMONA – Il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti non ci sta ad assumere un ruolo da candidato presidente travicello, da operetta, finto e poco credibile per gli elettori. Proprio per questo, per garantire un impegno reale come candidato, risponde con una lettera al Pd, suo principale sostenitore, per segnalare come intende governare l’amministazione provinciale, una volta eventualmente eletto. La fiducia di molti cittadini verso un ente di secondo livello come la Provincia, dal 13 ottobre in poi guidata da amministratori eletti solo da politici è già ridotta di molto rispetto al passato. Il sindaco di Cremona accetterà di competere col candidato di centrodestra, che non sarà sostenuto dalla Lega Nord, solo a condizione di seguire un programma impegnativo e convincente per i cittadini, in linea con gli obiettivi attivati nel Comune di Cremona. Innanzitutto l’impegno come sindaco dovrà restare elevatissimo, quindi l’uomo in fascia tricolore suggerisce condizioni, che volontariamente o no cambieranno anche il ruolo del Pd sul territorio. La lista civica “Fare nuova la città” dovrà diventare provinciale e rappresentare tutti i territori. Gli uomini del presidente, dunque, saranno onnipresenti: la macchina la controlla Galimberti non il Pd, per quanto forte. E si dovrà impegnare anche la stella del Pd, Stefania Bonaldi: equilibrio sul territorio, come sempre si è cercato di garantire in passato, e dovrà esserci un impegno serio del sindaco donna. Ci sarà allora una lista bonaldiana nel Cremasco, una galimbertiana e una del Pd? E anche i centri principali del territorio dovranno offrire l’impegno necessario. Anche se di secondo livello, l’ente deve funzionare seriamente. Un richiamo alla serietà dell’istituzione Provincia che il Pd gradisce: occorrerà però lavorare ancora di più, sotto lo sguardo diffidente dei cittadini che nemmeno votano. Ci vorrà quindi, sempre per Galimberti, un programma rivolto a zone omogenee della provincia, con progetti di sviluppo in sintonia con la Regione. Necessariamente in dialogo quindi con un ente di colore diverso. Non si otterrà di conseguenza una trasformazione del territorio in un’estensione di Cremona, ma una conferma dell’attività innovatrice in municipio e uno sforzo per lo sviluppo zona per zona, con progetti appropriati. Domani Galimberti darà la risposta definitiva, dopo aver verificato il rispetto delle sue condizioni.