Nessun magna magna sulle trattative dirette per assegnare i ristoranti comuni in tutto l’Expo 2015. A respingere le illazioni nate dopo alcune ricostruzioni giornalistiche è lo stesso commissario unico di expo Giuseppe Sala.”Respingo con fermezza l’idea che ci sia un disegno per cui abbiamo fatto apposta a fare una gara difficile, in modo da andare su chi volevamo. Queste cose non si fanno”.Sala fa riferimento alle due gare per i servizi di ristorazione nell’aree comuni dell’esposizione: un business enorme, pari al 25% dei pasti per i 24 milioni di ingressi previsti. Ma le gare sono fallite: chi ha ritenuto le royalities troppo onerose, chi ineseguibili le richieste.Ora quindi si procede a trattativa diretta e qualcuno ha avanzato la critica che in questo modo sono stati tagliati fuori concorrenti potenzialmente non graditi.Sala però si appella al commissario anticorruzione Raffaele Cantone che avrebbe approvato il metodo e starebbe consigliando sulle procedure da seguire.