Piacenza: l’inferno di Torrione Fodesta

Degrado, sporcizia, incuria e oscenità. Ecco il biglietto da visita di Torrione Fodesta, un immobile antico, risalente alla metà del 19° secolo, oggi di proprietà demaniale, che sorge a due passi dal centro storico di Piacenza, in corrispondenza con l’incrocio tra via Nino Bixio, viale Sant’Ambrogio e via X Giugno. I segni dei bivacchi da parte di sbandati e senzatetto sono evidenti nonostante il comune abbia sigillato porte e portoni. Poca cosa se si pensa, infatti, che per accedere all’area posteriore al torrione, direttamente sotto al viadotto stradale, è sufficiente farsi largo in una rete tagliata ad hoc. Qui, come all’interno, gli scenari degradanti e la sciatteria sono le uniche credenziali che possiamo documentare. Una situazione intollerabile che il movimento Piacenza Viva vuole denunciare pubblicamente. Ma non è tutto: a rendere Torrione Fodesta ancora più osceno ed infernale c’è il vialetto che lo separa dal viadotto. Una striscia di terra ed erbacce disseminata di preservativi usati e di fazzoletti sporchi, segni inequivocabili di un’intesa attività di prostituzione consumata all’ombra dell’antico immobile.