Brescia: abbattuto il cromo nell’acqua

Brescia Cromo esavalente inferiore ai 5 microgrammi per litro in tutti i pozzi della città, quando il limite stabilito per le legge è di 50 microgrammi per litro. È questo il primo importante risultato ottenuto negli ultimi due mesi dall’entrata in funzione del nuovo sistema sperimentale di depurazione delle acque messo in funzione da A2a. A certificarlo le analisi di laboratorio compiute dell’Asl di Brescia. Se n’è parlato oggi all’interno di un convegno organizzato da Asl sul tema. Il laboratorio bresciano, quello di una terra che ha subito un forte sviluppo industriale e che ne sta quindi pagando il conseguente dazio a livello di contaminazione di terreni e falde acquifere, diventa così un modello da seguire anche a livello nazionale, come conferma il direttore del dipartimento di igiene acque interne dell’Istituto superiore della Sanità. Un risultato atteso dai bresciani che da oltre un anno e mezzo vivono nell’incubo del cromo esavalente nelle loro acque. Il piano di intervento prevede il completamento della purificazione della zona a Nord della città, mentre per il 2015 è prevista la depurazione di quella a Sud per un investimento complessivo di 4 milioni di euro. Una buona notizia anche per i tanti genitori che avevano espresso dubbi e perplessità, ma anche tanta paura, per la distribuzione dell’acqua del rubinetto nelle mense scolastiche.

 

Fabrizio Vertua