Cremona: acqua e casa, bollette e affitti sempre più alti

Cremona Altro che scontri politici frontali, ricorsi al Tar del Lazio e astuzie giuridiche: i referendum che hanno imposto la gestione pubblica dell’acqua finalmente possono essere aggirati con molto meno, come insegna il governo Renzi e il suo decreto Slocca Italia: basta cambiare una parola nella legge. Unicità al posto di unitarietà. Occorrerà dunque un solo gestore provinciale per l gestione dell’acqua, dei trasporti pubblici, dei rifiuti e anche le società pubbliche di gestione dell’oro blu, come Padania Acque, potranno essere privatizzato. Un risultato che il governo può ottenere combinando l’unicità del gestore nell’ambito territoriale, che nel nostro territorio coincide con la provincia, con il programma di sfoltimento delle partecipate dei Comuni, da ottomila a mille. Con questa idea di semplificazione del settore si riaffaccia la vecchia e mai morta idea della grande multiutility del Nord. E il sindaco Gianluca Galimberti ha parlato di una possibile aggregazione di AEM LGH con A2A. Poi in questi giorni, il 18, si voterà per le elezioni provinciali, o meglio voteranno solo i politici: i cittadini conteranno sempre meno. I cittadini dopo la privatizzazione minacciata dallo Sblocca Italia rischiano aumenti di bollette preoccupanti soprattutto in un’era di crisi come questa. Ne gioveranno solo le grandi società. Gianluca Rossi ha rimarcato che non solo il lavoro perde diritti, ma anche l’affitto della casa è in balia dei soggetti forti che ne possiedono, in provincia di Cremona, 50, 60 o anche il triplo, e possono determinare il prezzo di mercato. Di qui l’appello al Comune. Critica severa, inoltre, all’Aler: che di fronte a 900 richieste di case popolari non mette a disposizione, con piccoli lavori, alloggi che possono essere abitati sistemando gli infissi. Per questo i due comitati parteciperanno al presidio di Roma, il 16 ottobre, contro il governo e le scelte anti-popolari della legge sulla casa e lo Sblocca Italia.

Paolo Zignani