Torna la possibilità che l’industria siderurgica Arvedi ottenga la centrale elettrica che ha tentato di realizzare già nel decennio scorso. L’8 agosto di quest’anno il dirigente del settore Ambiente dell’amministrazione provinciale Andrea Azzoni ha scritto ai sindaci di Cremona e di Sesto ed Uniti un’email per avvisarli che Snam Rete Gas ha chiesto di iniziare il procedimento che va sotto il titolo “Allacciamento Acciaieria Arvedi di Cremona”. Snam Rete Gas domanda infatti all’amministrazione provinciale e ai due Comuni di riconoscere la pubblica utilità dell’intervento, la conformità urbanistica e la possibilità dell’esproprio dei terreni dove il metanodotto potrebbe passare secondo il progetto già pronto e protocollato in Provincia il 15 luglio. Poche righe sotto il testo di Andrea Azzoni spiega le intenzioni esplicite dell’azienda che gestisce metanodotti:
garantire il trasporto dei quantitativi di gas richiesti, valorizzare il mercato industriale, sviluppare l’uso di combustibili puliti (il metano) ma anche l’uso termoelettrico e civile nell’area di Cremona e provincia. L’acciaieria si trova in un’area industriale fra Cremona e Spinadesco a pochi metri dalle case più vicine. La centrale a turbogas proposta nel decennio scorso non è stata realizzata perché la Valutazione d’impatto ambientale, documento che autorizza la costruzione, non è mai stata concessa. I cittadini intanto avevano manifestato la propria contrarietà in modo aperto deciso. L’acciaieria Arvedi di conseguenza ha acquistato elettricità francese. Ora però, da quando il metanodotto Cervignano D’Adda (Lodi) – Zimella (Verona) ha raggiunto Cremona per proseguire fino a Sergnano e oltre, nel percorso legato alla compravendita internazionale di gas metano, si aprono per le grandi aziende nuove possibilità.La richiesta di Snam, trasmessa dal dirigente del settore Ambiente, riporta anche la lunghezza della conduttura, 2.941 metri, oltre all’elenco degli immobili da occupare temporaneamente e da asservire. Come si comporteranno le autorità locali, Provincia, Comuni di Cremona e di Sesto ed uniti? Finora ha regnato il silenzio. Il Comune incontrerà il comitato di quartiere di Cavatigozzi nei prossimi giorni: e per la prima volta si parlerà della centrale.
garantire il trasporto dei quantitativi di gas richiesti, valorizzare il mercato industriale, sviluppare l’uso di combustibili puliti (il metano) ma anche l’uso termoelettrico e civile nell’area di Cremona e provincia. L’acciaieria si trova in un’area industriale fra Cremona e Spinadesco a pochi metri dalle case più vicine. La centrale a turbogas proposta nel decennio scorso non è stata realizzata perché la Valutazione d’impatto ambientale, documento che autorizza la costruzione, non è mai stata concessa. I cittadini intanto avevano manifestato la propria contrarietà in modo aperto deciso. L’acciaieria Arvedi di conseguenza ha acquistato elettricità francese. Ora però, da quando il metanodotto Cervignano D’Adda (Lodi) – Zimella (Verona) ha raggiunto Cremona per proseguire fino a Sergnano e oltre, nel percorso legato alla compravendita internazionale di gas metano, si aprono per le grandi aziende nuove possibilità.La richiesta di Snam, trasmessa dal dirigente del settore Ambiente, riporta anche la lunghezza della conduttura, 2.941 metri, oltre all’elenco degli immobili da occupare temporaneamente e da asservire. Come si comporteranno le autorità locali, Provincia, Comuni di Cremona e di Sesto ed uniti? Finora ha regnato il silenzio. Il Comune incontrerà il comitato di quartiere di Cavatigozzi nei prossimi giorni: e per la prima volta si parlerà della centrale.
Paolo Zignani