Cremona, ex broker di Grontardo: per le banche perdite inferiori

Cremona Aveva fatto sparire il malloppo affidatogli da parenti e amici di vecchia data , poi l’autodenuncia con cui due anni fa il broker Stefano Tolomini , dimettendosi da capogruppo Pd e consigliere con delega a Sport e Tempo Libero, dichiarava ingenti perdite causate da investimenti sbagliati in borsa, e pari a un milione di euro. Secondo l’avvocato Zilioli, difensore di 4 dei risparmiatori traditi, si tratterebbe di una strategia: Tolomini avrebbe esagerato sul “ buco” solo per mascherare le reali disponibilità economiche ed evitare così di rimborsare le vittime. Ciò sarebbe dimostrato dalle documentazioni presentate da alcune delle banche coinvolte e richieste nel corso del processo davanti al giudice Maria Stella Leone. Il giudice Leone ha intanto disposto il sequestro in via cautelativa della metà dell’immobile di proprietà del broker di Grontardo e di un quinto del suo stipendio per evitare il rischio di dispersione del patrimonio. Il prossimo 14 novembre il giudice deciderà sulla costituzione di parte civile di altre 8 persone che avevano affidato i propri soldi a Tolomini e della IW Bank, che lo querelò nel settembre 2013 per essersi spacciato promotore dell’istituto on line essendo invece un semplice cliente. La difesa nell’ultima udienza di luglio aveva chiesto un rinvio e fatto mettere a verbale l’avvio di trattative di risarcimento e l’intenzione di approdare a giudizio con rito alternativo. Tolomini deve rispondere di appropriazione indebita aggravata e falsità in scrittura privata per aver prodotto una falsa documentazione bancaria.

 

Susanna Grillo