CREMONA – Dopodomani, 12 ottobre, dalle 8 alle 20 si celebreranno le elezioni più criticate della storia. Sono le provinciali, che consentiranno a sindaci e consiglieri comunali di nominare il presidente della Provincia e i consiglieri. I seggi saranno due, entrambi presso la sede della Provincia in Corso Vittorio Emanuele II e gli elettori, dunque, solo 1.321 per amministrare 360mila abitanti. Infatti non spariscono le Province, bensì solo le elezioni a suffragio universale: esattamente quel che succederà per il Senato, con l’effetto di uno spostamento in alto dei centri decisionali. I cinque stelle hanno annunciato che non parteciperanno, Rifondazione è estremamente critica, malumori anche nel Pd che alla fine ha trovato un’intesa interna. Settori decisivi come scuola, viabilità, ambiente, formazione, avviamento al lavoro saranno affidati a un presidente sindaco che non dovrà rendere conto ai cittadini. E non ci saranno più assessori provinciali. I candidati presidente con nome e cognome sono due: Carlo Vezzini per la lista civica sostenuta da Pd e da Sel e Antonio Agazzi per il centrodestra. In corsa altre due liste: la Lega, che presenta solo candidati consiglieri senza indicare il possibile presidente, come fa anche la lista Cantiere civico, che nel programma si riconosce in particolare nella tutela dei beni comuni. Ma della battaglia per l’acqua pubblica che ne sarà? Chi potrà sentirsi erede di Massimiliano Salini e delle sue strategie? E le lotte delle associazioni ambientaliste che legame esplicito possono trovare con l’istituzione così modificata? Nessuno, come affermato anche da Gianluca Rossi del Comitato Antisfratto, da Giampiero Carotti del comitato acqua pubblica, oltre alle lamentele della stessa Udc, con segretario Giuseppe Trespidi. La lista Cantiere Civico, che si riconosce fra gli altri in Mariagrazia Bonfante e lavora per il futuro: i sindaci dovranno tenersi informati a vicenda, lavorando in rete e coinvolgendo le associazioni, i comitati e i cittadini. E’ la scelta più vicina all’impegno civile per la salute e l’ambiente. Antonio Agazzi, di Forza Italia, si impegnerà per la fine dei lavori del raddoppio della Paullese, in continuità con il commissario prefettizio Gianluca Pinotti, anch’egli di Forza Italia, e per altre infrastrutture, in nome dello sviluppo economico. Carlo Vezzini promette sviluppo delle comunità locali, centralità dei territori e dei cittadini, sostenuto anche dal sindaco di Crema Stefania Bonaldi, aggiungendo che l’area vasta di Cremona non potrà sostituire la Provincia. Il segretario provinciale della Lega Mattia Capitanio spiega che i candidati padani vogliono entrare in consiglio per controllare la correttezza nell’amministrazione della cosa pubblica e affinché i sindaci leghisti non siano danneggiati.
Paolo Zignani