Da Monteverdi a Verdi per il rilancio del fiume Po

Cultura significa saper fare programmazione culturale e tradurla anche in proposte turistiche, significa aprire la mente e gli orizzonti, non solo ad una internazionalizzazione della città, ma anche ad una apertura ad altri territori e città. Coniugare cultura e turismo vuol dire elevare e potenziare il comparto turistico e tutte le sue risorse. E questo lo si può fare stringendo accordi con realtà vicine che hanno affinità e tradizioni tra di esse in vari campi: un legame magari rimasto sino ad ora sotto traccia, ma che va riscoperto per dare vita a nuove esperienze. Ed è proprio partendo da questa precisa volontà che, nel corso dell’incontro tenutosi nel primo pomeriggio di oggi nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, tra il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, il Sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza, il Sindaco di Castelvetro Piacentino Luca Quintavalla e, in rappresentanza del Sindaco di Piacenza Paolo Dosi, l’assessore all’Ambiente e alla Valorizzazione del Grande Fiume Luigi Rabuffi, a conclusione di una serie di riunioni preparatorie svoltesi nelle scorse settimane, sono state discusse ed individuate le linee guida per la valorizzazione e la promozione turistico culturale dei rispettivi territori.  Il pacchetto di iniziative, che verrà presentato ai tour operator all’inizio del mese di dicembre, si rivolge ad un pubblico vasto per fare conoscere aspetti meno noti, ma comunque di grande interesse, di questi due grandi maestri. Da un lato dunque Claudio Monteverdi con le sue meno conosciute e proposte, ma comunque affascinanti, canzonette morali e poi il Recitarcantando. Per quanto riguarda Giuseppe Verdi, la sua attività di agricoltore (su questo è peraltro in pubblicazione una tesi) ed il verdi gastronomo. A queste iniziative si aggiungeranno gli itinerari storico e culturali: i luoghi dove sono nati e vissuti i due Maestri, i luoghi legati ai loro i compleanni (interessante, a tale proposito sarà l’atto di nascita di Monteverdi custodito nella chiesa di S. Abbondio), i luoghi dell’ascolto. In questo caso non solo i teatri, ma anche i luoghi aperti, piazze, cortili, corti e giardini. Infine l’ultimo ma non meno importante terzo filone: il turismo musicale. Il fiume Po tra le due sponde, caratterizzato da percorsi musicali tra Cremona, Piacenza e Parma, con proposte suggestive ed innovative. Infine il turismo slow sul grande fiume con percorsi ciclabili e in battello. Insomma “una scommessa sul grande fiume”.  “E’ la prima volta che si collabora attivamente diventando subito operativi perché in ambito turistico è importante partire in anticipo”, ha dichiarato il sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza, definendo questa intesa un segno positivo e di grande speranza in un momento così difficile per il nostro Paese, in quanto territori diversi si mettono insieme per recuperare le loro radici in una visione allargata, partendo dalla cultura. Un accordo che supera ogni tipo di confine e che può servire da esempio per altre realtà. Luca Quintavalla, sindaco di Castelvetro Piacentino, ha sottolineato la partecipazione del suo Comune a questa rete in quanto luogo di passaggio sulla strada che collega Busseto e Piacenza a Cremona. Un luogo che  Giuseppe Verdi frequentava nella sua vita quotidiana e che si propone dunque per un turismo basato sull’esperienza, dove il Po va visto come risorsa turistica ed ambientale, magari riuscendo a realizzare un percorso ciclabile che colleghi Cremona, Castelvetro e Busseto. Infine l’assessore Luigi Rabuffi, in rappresentanza del sindaco di Piacenza Paolo Dosi, ha detto che è giunta finalmente l’ora di uscire dal provincialismo, che non porta da alcuna parte, e di puntare sulle sinergie anche a livello locale perché tante sono le cose che accomunano Piacenza e Cremona, nonostante la storica “rivalità”. Importante è dunque la valorizzazione di questi territori dove sono nati e vissuti Monteverdi e Verdi, due figure conosciutissime all’estero, ed è proprio ai turisti stranieri che occorre fare conoscere anche tutto il patrimonio artistico, storico, culturale, gastronomico delle terre natali dei due Maestri. Per Rabuffi bisogna ragionare in termini di area vasta, superando confini e barriere, mettersi in gioco attraverso una sfida da vincere rivolgendosi, con una comunicazione ben studiata, ad un “turismo appassionato”. I quattro Comuni sono dunque già operativi e si impegnano a sostenere  reciprocamente le le proposte che andranno a costruire insieme, grazie anche ad una forte interazione tra pubblico e privato.