Cremona – L’affidamento diretto del servizio di gestione dei rifiuti da parte dei Comuni del circondario di Cremona ad Aem viene messo in discussione, anche perché non è più consentito dall’Unione europea. Dal 2009 i Comuni dell’immediato circondario di Cremona conferiscono i rifiuti all’inceneritore senza mettere a gara il servizio, come vogliono le regole europee. Un commissario europeo ha confermato con un fax che entro quest’anno l’affidamento diretto senza gara non si potrà più fare. Ma non è solo per questo che il sindaco di Vescovato Mariagrazia Bonfante, a nome dei colleghi in fascia tricolore, ha chiesto un incontro per venerdì 10 con il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e l’assessore alla salute Alessia Manfredini. Che vuole fare il Comune di Cremona? Sarà finalmente corretta la procedura che non rispetta le norme europee, decisamente più forti degli accordi della giunta Perri? I Comuni del circondario non possono essere scavalcati. Cremona vorrà ancora essere capofila o no? E poi perché aderire a contratto con Aem meno conveniente di un altro, ad esempio di Casalasca Servizi? Va considerato infatti che chi ha una raccolta differenziata inferiore al 65% è costretto a pagare il 40% in più di tariffa, come afferma l’osservatorio provinciale rifiuti. E’ proprio la percentuale così bassa di raccolta differenziata a preoccupare. Va rispettata anche la direttiva europea che impone di rendere marginale l’incenerimento rispetto alla differenziata. A questo punto i sei sindaci non hanno molta voglia di firmare un documento con Aem che prescrive di bruciare dei rifiuti che invece si possono riciclare. E’ già stato presentato un progetto da tempo. Da parte propria il Comune di Cremona intende tenere acceso l’inceneritore ancora per tre anni, allo scopo di non danneggiare il bilancio di Aem, la quale vuole tenere in funzione il teleriscaldamento. Piace ad alcuni sindaci ad esempio la scelta di Crema, che produce calore tramite caldaie a metano e ha creato una propria rete di teleriscaldamento. Allora perché non cambiare? Cremona è proprietaria di Aem al 100 per cento, ma Aem vale circa il 30 per cento di LGH, proprietaria dell’inceneritore. Mentre Cremona e LGH discutono di tariffa rifiuti, piano di spegnimento, sei Comuni potrebbero abbandonare Aem pur di non incenerire più come vuole l’Unione europea.
Paolo Zignani