Milano. Sono scattate le manette ai polsi di nove membri della comunità cinese a Milano. Gli arresti sono maturati nell’ambito di un’indagine che ha documentato l’esistenza di un gruppo criminale composto da giovani orientali, dediti all’estorsione ai danni di connazionali, allo sfruttamento di prostitute cinesi in appartamenti del capoluogo lombardo ed allo spaccio di ‘Ice’ (o ‘Shaboo’) stupefacenti a base di metamfetamina cloridrato diffusi soprattutto nelle comunità orientali, filippine e cinesi in primis. A capo della banda c’erano due fratelli cinesi, di 23 e 29 anni, entrambi già arrestati nel 2009 nell’ambito di un’altra operazione a Chinatown e finiti in carcere il giugno scorso per un’estorsione. Secondo gli investigatori però i due riuscivano a gestire le fila del gruppo anche da dietro le sbarre. Gli affari del sodalizio criminale seguivano tre filoni: le estorsioni a commercianti cinesi, la prostituzione (in negozi dismessi di via Paolo Sarpi o in locali per il karaoke), e lo spaccio. Nel corso dell’operazione è stato sequestrato un chilo e mezzo di droga tra Reggio Emilia e Milano del valore di un milione e duecentomila euro.
Isabella Caccialanza