Quest’anno inizia prima del solito il periodo di sforamento del limite di concentrazione di polveri sottili presenti in atmosfera. A Cremona per 5 giorni consecutivi torna in primo piano l’emergenza inquinamento: un problema che si ripropone puntualmente e che si aggrava negli anni, di fronte al quale le amministrazioni cittadine non riescono a porre valide ed efficaci misure di contrasto. Non è un compito facile, così come le azioni messe in campo e proposte al Comune dai gruppi ambientalisti e dai cittadini rimangono di difficile attuazione e di scarsi risultati. Le polveri sottili si sono attestate ad una concentrazione media di 80 microgrammi per metrocubo durante il fine settimana, ma non è escluso che lo sforamento prosegua aggravandosi nei prossimi giorni. Al lavoro sono le associazioni ambientaliste di Cremona, già attorno ad un tavolo per cercare di trovare proposte nuove di contrasto ad un problema ormai vecchio, noto e persistente. La richiesta al Comune andrà in direzione di un serio monitoraggio ambientale da compiersi in modo terzo e indipendente rispetto a quelli già attuati dagli enti preposti di Arpa e Asl, specie nei pressi delle fonti di maggiori emissioni, come l’inceneritore e l’acciaieria. Sempre sul fronte del monitoraggio costante e di maggiori azioni che deterinino lo spegnimento dell’inceneritore si muove il gruppo dei 5 Stelle in Consigio Comunale, che ribadisce la preoccupazione per la salute dei cittadini.
Susanna Grillo