Soncino: cancellata una tassa se ne teme un’altra

SONCINO (CR) – Appare una scritta trionfale in bella evidenza sul sito internet del Comune di Soncino: aliquota Tasi anno 2014 zero per cento. Segue poi una frase che sembra un sogno: il contribuente non è tenuto a pagare alcuna imposta ed è dispensato da qualsiasi adempimento.

La delibera del consiglio comunale conferma il dato: un tondo zero, niente da pagare né per la prima casa né per le pertinenze, e neanche per altre eventuali abitazioni; non si parla nemmeno di detrazioni, annullate anche quelle perché la tassa è un vecchio ricordo del passato. Ma in Italia le tasse conducono una doppia vita: alcune spariscono e quando sembrano sepolte ritornano all’improvviso ancora più feroci. Sarà così anche a Soncino?

Per l’opposizione infatti continuando al modo dell’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Pedretti, dal vice Gabriele Gallina e dall’assessore al bilancio Giuseppe Lanzanova si va incontro a un rischio. Lo fa notare il consigliere del gruppo Francesco Bolzoni: innanzitutto la delibera che azzera la tassa si riferisce al bilancio preventivo 2014, che è stato approvato dal consiglio comunale solo a settembre dello stesso anno. Inoltre nessuno però fa sapere ai soncinesi che il mancato introito della TASI verrà compensato aumentando del 50% l’IRPEF. Bolzoni sostiene che quello è un bilancio da venditori di fumo e nello stile del centrodestra l’assessore Lanzanova aumenta una tassa, l’addizionale Irpef, che storicamente a pagare sono sempre i soliti. L’opposizione non perdona nemmeno le opere promesse dalla giunta e rinviate ogni anno: l’asilo nido previsto da cinque anni, come anche la tangenziale di Gallignano e altre opere rimaste sulla carta. Alcune sono state realizzate, male però: l’esempio più eclatante è la strada finta-ciclabile delle Lame che termina in una buca di fianco a un parcheggio privato. Il risultato è che la prossima amministrazione, che si insedierà nel 2015, sarà costretta a rifare i conti, con qualche temibile novità.