Brescia. Tornare alla terra e o farsi tumulare non sembra più essere una tradizione cara ai cittadini di Brescia, che da oltre dieci anni hanno la possibilità di scegliere la cremazione senza rivolgersi ad impianti presenti in altre città. Il Tempio crematorio, infatti, accoglie chi per convinzione personale o per volontà dei congiunti, non desidera che il suo corpo sopravviva alla sua anima. Nei primi 9 mesi del 2014 sono già oltre 2100 le cremazioni effettuate, un dato destinato a salire e a superare le 2303 del 2013.
Ad alzare il numero di cremazioni contribuisce però anche la crisi, considerato che si tratta di un metodo di sepoltura molto più economico. Fondamentale è comunque la volontà espressa in vita dal defunto di essere cremato, in seconda battuta viene interpellato il coniuge o i parenti in ordine di grado. Una volta giunta al tempio la salma viene posizionata in una piccola sala d’attesa con i parenti, per poi essere portata in un ambiente dove è possibile un ultimo saluto al defunto, per poi entrare nella sala d’attesa dei forni, che è comunque visibile per quei parenti che volessero assistere fino in ultimo alla procedura di cremazione. Una volta all’interno del forno, alimentato a gas e con emissioni regolate e controllate periodicamente da Asl e Arpa, il caro defunto si trasforma in cenere e viene raccolto in un contenitore sottostante per essere poi posto nell’urna cineraria. A questo punto i parenti o lo stesso defunto possono decidere come le ceneri debbano essere disperse. Solamente il defunto però può aver espresso in vita il desiderio della dispersione delle sue ceneri in natura.