A Brescia come a Genova, dove la soluzione sarà già operativa dall’anno 2014-2015, gli studenti delle scuole superiori potrebbero far festa. Sì, perchè l’ipotesi della settimana corta e quindi del sabato a casa è qualcosa di più di una semplice idea. A valutarla è la Provincia di Brescia e il suo neopresidente Pierluigi Mottinelli, che si ritrova a governare Palazzo Broletto nella peggiore era della storia di questo ente. In piena crisi e con i trasferimenti statali praticamente dimezzati, la nuova Provincia deve comunque garantire i servizi primari sul territorio e fra questi anche il funzionamento delle scuole. Se in altri settori infatti è possibile tagliare affitti, come nel caso degli uffici al Crystal Palace, diventa necessario stuzzicare l’ingegno e fare di necessità virtù in quelli che non si puàò smettere di erogare.
E allora per risparmiare almeno due milioni di euro all’anno ecco che la soluzione di una settimana corta per gli studenti delle superiori non appare così peregrina, perché porterebbe ad un risparimio complessivo annuale di ben due milioni di euro, forse anche tre, fra riscaldamento, trasporti ed energia elettrica consumati durante le mattinate dei sabati scolastici trascorsi negli istituti. Un’esigenza resa ancor più necessaria considerando i tagli draconiani imposti da Roma: 22 nel prossimo anno, addirittura 66 nel prossimo triennnio. «Dobbiamo avere un atteggiamento da buon padre di famiglia» ha spiegato ieri il presidente Pier Luigi Mottinelli nell’illustrare le linee programmatiche del suo mandato durante il consiglio provinciale. «L’istruzione è una delle deleghe fondamentali assegnate alle Province dalla riforma Delrio – ha ricordato Mottinelli – ma le risorse sono sempre meno. Dobbiamo cercare di ottimizzare i costi per riscaldamento e trasporti, diversamente non ci saranno più fondi nemmeno per le manutenzioni». Il conto annuale che la Provincia paga per le spese vive degli istituti sotto la sua gestione è di circa 10 milioni di euro. Solo per la bolletta della luce se ne vanno un paio di milioni, altri sei per il riscaldamento. Poi c’è il trasporto, dal servizio per i disabili alle corse dedicate agli studenti di alcuni plessi scolastici. Costi che, almeno il sabato, si potrebbero risparmiare, alleggerendo la bolletta a carico del Broletto.
Nessuna decisione è stata presa per ora, ma l’impegno ad approfondire la questione confrontansdosi sul territorio con scuole, presidi e famiglie. La discussione dunque è aperta. f.v.