BRESCIA: SGOMENTO NEL QUARTIERE DOPO L’OMICIDIO

Brescia. La donna delle pulizie non vuole parlare, il suo compito è quello di lavare le scale e cancellare le tracce di sangue lasciate da Sergio Zucca, durante il suo disperato tentativo di fuga. Il giorno dopo il suo omicidio, nel complesso di via Rotonda Montiglio nel quartiere della Pendolina, la vita sembra essere ripresa nella sua normalità. Gli operai impegnati nel cantiere del palazzo di fronte a quello dove è accaduto il fatto proseguono nel loro lavoro, qualche abitante si aggira fra i palazzi di questo popoloso quartiere dell’Oltre Mella, ma la voglia di parlare è decisamente poca. Sgomento, stupore, anche rabbia, sono i sentimenti che aleggiano fra le persone che qui vivono da tanti anni, in questi complessi edificati una quarantina di anni fa. E proprio Franco Zucca, il padre e omicida della vittima, qui viveva da allora. Milanese d’origine si era trasferito a Brescia per lavoro e qui aveva messo su famiglia con la moglie e tre figli. È conosciuto come uomo mite e generoso.