BRESCIA – In principio erano le circoscrizioni, abolite però l’anno scorso con la scadenza dell’ultima amministrazione comunale uscente. Le nuove norme imposte dalla spending review le hanno ridotte nel tempo da 9 e 5 e infine cancellate, lasciando così un vuoto di comunicazione fra i cittadini e l’amministrazione, come conferma l’assessore alla partecipazione del Comune di Brescia. Per colmare questa lacuna il Comune ha così pensato di tornare a servirsi di un altro strumento di democrazia e partecipazione utilizzato in passato e poi dismesso, i consigli di quartiere. Assessori e consiglieri comunali saranno impegnati in tutta questa settimana in una serie di assemblee pubbliche per spiegare la natura e il funzionamento dei nuovi consigli, che si riuniranno periodicamente per poi confrontarsi con il Comune. 33 i quartieri individuati, che eleggeranno i rispettivi consigli. L’invito non è quindi solo quello di andare a votare il prossimo 14 dicembre ma anche quello di proporre la propria candidatura, che deve contare almeno 10 firme a sostegno. Potranno votare anche gli extracomunitari residenti in città da almeno 5 anni e i sedicenni. L’attività dei consiglieri di quartiere non comprende interessi politici e non li premierà economicamente.
Fabrizio Vertua