A circa 150 giorni dall’inaugurazione dell’Expo 2015 i grandi operatori turistici scaldano i motori tanto che solo Uvet, gruppo italiano specializzato nei viaggi d’affari con un fatturato di 2,2 miliardi di euro, ha già prenotato un milione di posti letto. Si tratta di oltre 3.000 camere in alberghi a tre o quattro stelle di Milano e Torino, che saranno occupate tutti i 180 giorni di apertura dell’esposizione universale. Una spinta all’economia che secondo Valerio De Molli, consulente di Ambrosetti, contribuirà nella seconda metà del 2015 a far ripartire l’Italia con una crescita del Pil dello 0,7%:”Il Paese Italia esce da 13 trimestri consecutivi di contrazione del Pil con l’unica eccezione dell’ultimi trimestre del 2013 quindi l’importanza di questo come volano di sviluppo è assoluta e probabilmente sottovalutata”.Una fiducia dettata dai segnali che arrivano soprattutto dall’estero, da dove sono attesi otto dei venti milioni di visitatori previsti: “Molto entusiasmo si registra da fuori Europa, dalla Cina, dagli Emirati Arabi, ma anche gli Stati Uniti dimostrano attenzione e interesse”.Se dunque queste aspettative saranno confermate l’obiettivo sarà quello di far diventare abituali questi otto milioni di turisti. Un numero che tradotto in termini economici, è stato sottolineato durante la prima giornata del Biztravel Forum, vuol dire otto miliardi di euro in più l’anno ipotizzando una permanenza media in Italia di quattro giorni.