MILANO – Il reato contestato è corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Paolo Saltarelli, ex presidente della Cassa Nazionale dei Ragionieri e dei periti commerciali, avrebbe intascato una mazzetta di poco inferiore al milione di euro. Nei suoi confronti è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal gip di Milano Donatella Banci Buonamici, su richiesta del pm Gaetano Ruta ed è stato quindi arrestato dal Nucleo speciale della Polizia valutaria della Guardia di Finanza. Questo provvedimento si inserisce nella più ampia indagine che riguarda il dissesto finanziario della Sopaf Spa, che a maggio scorso aveva già portato a degli arresti. La società, direttamente o attraverso controllate con sede anche all’estero, in Lussemburgo, avrebbe raggirato la Cassa di previdenza dei ragionieri e dei periti per 52 milioni di euro, l’Inpgi (quella dei giornalisti) per 7 milioni e l’Enpam (dei medici) circa 20 milioni. Secondo l’accusa, in particolare, la Cassa dei ragionieri avrebbe affidato per investimenti, anche all’estero, 660 mila euro alla società Adenium (controllata dalla Sopaf), che avrebbe sottratto parte del denaro. Attraverso poi un presunto patto corruttivo, il pm Gaetano Ruta, titolare del fascicolo, ritiene che circa un milione di euro sia poi arrivato a Santarelli sotto forma di tangente, da qui l’accusa di corruzione e l’arresto.