MOSCAZZANO CR – Verso mezzanotte la roggia Molino era talmente alta, a causa della continua pioggia, che dal ristorante “Fondaco dei mercanti” è partita una chiamata di soccorso, per il timore che il locale venisse inondato. Chi ha risposto era una persona di fiducia, chiamata per la sua esperienza e vicinanza a via Mulino, dove il pericolo si stava manifestando. Armando Vagni, 37 anni, giardiniere del ristorante, è accorso come al solito, sullo slancio del suo carattere esuberante e generoso. Nel tentativo di sollevare una paratia per facilitare il deflusso delle acque, ha appoggiato un piede dove non avrebbe mai dovuto metterlo: su una pala della ruota del vecchio mulino. Una ruota rimasta dov’è solo per decorazione, non in grado di sostenere il peso di una persona. Armando Vagni, che lascia una sorella e i genitori, è caduto nella roggia, in quella zona trasformata in canale, e non ha potuto resistere alla potenza mortale dell’acqua. Intrappolato dalla ruota del mulino, non ha avuto alcuna possibilità per liberarsi. L’acqua ormai invadeva il giardino del ristorante ed era incontenibile. I vigili del fuoco di Cremona sono intervenuti per bloccare la salma: i sommozzatori del comando di Vicenza, nella notte, sono riusciti a riportarlo a terra, ormai da tempo senza vita.
Molte le domande su ciò che si sarebbe potuto fare: ad esempio intervenire a monte, chiamare i vigili del fuoco.
E’ l’infortunio sul lavoro più tragico e doloroso per Moscazzano: Armando Vagni era conosciuto da tutti, vendeva legna, faceva il giardiniere e aveva un contratto di collaborazione di un anno per il Comune, che si avvale più che altro di un cantoniere dipendente. La salma è stata trasportata all’ospedale di Crema: l’autopsia sarà eseguita probabilmente domani all’ospedale di Cremona.
Paolo Zignani