SERGNANO (CR) Le piogge sconvolgono la discarica abusiva

SERGNANO (CR). Le violente piogge degli ultimi giorni hanno costretto la ex discarica Piacentini a rivelare i propri segreti, occultati ormai da tempo da una coltre di vegetazione che faceva apparire la collinetta in riva al Serio come qualcosa di normale. Invece è la nostra terra dei fuochi. Dal ventre della collina dove nessuno osa avventurarsi, ormai incontrollata e ridotta a un ammasso di terra e immondizia che si sta spaccando in due, sono emersi cumuli orribili di sporcizia, sacchi neri vecchi di decenni, fenditure del terreno, pezzi d’albero e cartoni misti ad arbusti, rifiuti dai colori lividi, piante che si spaccano avendo perso il sostegno delle radici scosse dal sommovimento del sottosuolo franoso. E’ la vendetta dell’incuria e del territorio abbandonato al degrado, pur dopo trent’anni, in una lunga storia che sembrava culminare nel 2013, con la messa sotto sequestro e la bonifica dall’amianto, ma solo in superficie. Che cosa ci sia sotto quella collina, dalla quale si sprigiona il biogas emesso da ogni discarica e si accendono fuochi che mettono apprensione, non si sa nemmeno. Rifiuti pericolosi? E con quali rischi reali? Il consigliere comunale d’opposizione Enrico Duranti, del Movimento tre punto zero, ha raccolto i dati dal 1980 a ogni, ricordando le mancate bonifiche, l’infrazione europea e anche le dichiarazioni del sindaco di Sergnano che l’anno scorso parlava ancora di recupero dell’area da destinare a parco per il relax. Lunedì, nel prossimo consiglio comunale, Duranti insisterà con una nuova mozione, che presenterà le fotografie prima e dopo le piogge di questi giorni.