Brescia. Si guarda con speranza alla conferenza dei servizi in programma il 6 novembre a Roma per discutere della tratta Brescia-Verona della linea Alta velocità Torino-Venezia. L’area del basso Garda infatti chiede un ripensamento dell’opera. Fra i motivi di contrarietà il fatto che la tratta taglierà in due una zona vitivinicola di grande pregio, quella del Lugana, con un progetto che viene giudicato già vecchio ed obsoleto. Un piano che richiede investimenti miliardari ( solo gli espropri sono 530) quando invece sarebbe più semplice e meno costoso il potenziamento della linea storica Milano-Venezia, che dista solo 400 metri dal tracciato Tav attualmente previsto. L’Alta Velocità, che nel caso della storica Tenuta Roveglia comporterebbe l’abbattimento della parte più antica dell’azienda vinicola, andrebbe ad alterare un’ecosistema molto delicato. Isabella Caccialanza