Cremona. Dichiarazioni anticipate di volontà, relative ai trattamenti sanitari: l’opportunità di introdurre anche a Cremona un registro per quello che più comunemente è conosciuto come testamento biologico, è stata raccolta dal Consiglio Comunale, che ha approvato una mozione a firma Lucia Lanfredi, dei 5 Stelle. Sul delicato tema che vide accendersi il dibattito con la vicenda di Piergiorgio Welby prima e con quella di Eluana Englaro poi, si torna oggi per impegnare il Comune a dare ad ogni cittadino la possibilità di depositare le sue volontà su questioni come trattamenti medico sanitari, alimentazione artificiale, donazione degli organi, per prevenire l’impossibilità di decidere in caso di perdita delle proprie facoltà a seguito di malattia o incidente. La libertà, insomma , di decidere per la propria vita quando si ha il potere di farlo. Ad appoggiare la richiesta l’anestesista cremonese Mario Riccio, famoso per aver acconsentito ad interrompere la ventilazione meccanica che teneva in vita Piergiorgio Welby, colpito da una grave distrofia muscolare, assecondandone la volontà: il medico inizialmente incriminato, venne in seguito prosciolto dall’ accusa di “omicidio del consenzione” perché il fatto non costituisce reato ai sensi dell’articolo 51 del codice penale sull’adempimento di un dovere. Anche la giurisprudenza sta riconoscendo la possibilità e la legittimità per un malato di condividere o rifiutare un percorso di cura, in particolare quando per la gravità della quadro clinico finisca per assumere i contorni di un accanimento terapeutico.
Susanna Grillo