Nella lunga fila di coloro che sono contrari al progetto del Cementificio Buzzi-Unicem di Lugagnano di sostituire parte del combustibile fossile tradizionalmente utilizzato con il Carbonext, un combustibile solido secondario derivato da rifiuti urbani”, entra di diritto anche la Coldiretti di Piacenza che ha raccolto le preoccupazioni di chi vive e lavora in questo angolo della Valdarda. L’organizzazione di categoria teme che il carbonext possa avere un impatto negativo sull’ambiente, sulle produzioni agricole e di conseguenza anche sulla salute umana. Ecco quindi la richiesta di studi tecnici approfonditi all’interno della VIA. Questa zona è fortemente votata alla produzione biologica con oltre 50 aziende situate nei comuni di Vernasca, Lugagnano, Morfasso e Castell’Arquato e sono presenti anche 18 attività di allevamento, tra bovini, suini, equini, caprini ed api ed oltre 33 attività di coltivazione di vegetali, come ortofrutta ma anche seminativi. Secondo il regolamento CE 834/2007 è poi vietato l’utilizzo di sostanze normalmente impiegate in altri metodi di produzione. Coldiretti promette di tenere monitorata la delicata vicenda.
Redazione