Ormai A2A sta già preparando un dossier da presentare ai Comuni soci di Lgh, in vista di una possibile fusione, che permetterà alla maggiore delle multiutility italiane di estendere il proprio regno anche su Cremona, Crema, Rovato, Pavia e Lodi. Il documento che definisce il profilo societario della fusione era già atteso da qualche giorno e pare che sia stato rallentato dalla sanzione della Corte europea, che ha punito A2A per avere ricevuto aiuti di Stato. Una multa da 290 milioni in tutto che non ha avuto contraccolpi negativi sul bilancio, dato che la restituzione degli aiuti è stata effettuata, ma che avrebbe rallentato la procedura. Tra i Comuni maggiori, che sono i soci principali, non è mancato un confronto che non annulla le specificità. Crema ha già esteso con Linea Gestioni il servizio di igiene urbana nel Rovatese e conquisterà anche Cremona e Lodi: chi ci rimette forse sarà solo Cremona, che dovrà tenersi l’inceneritore. Secondo gli esperti di Banca Akros l’offerta di A2A sarà composita: parte in denaro e parte in azioni, anche perché Lgh, così legata al territorio per la propria storia, non risulterebbe così simile ad A2A da essere assimilata con facilità. Lgh ha già detto no in passato ad altre proposte di fidanzamento: precedenti che potrebbero far salire l’offerta, comunque non vincolante. La previsione può essere fatta solo sulla base di fusioni simili, come quella di Hera con Acegas-Aps. A2A così offrirebbe in azioni ai soci di Lgh poco meno dell’uno per cento del proprio capitale, cioè 26 milioni e 900mila euro. Il vantaggio per i nuovi soci di A2A, Cremona compresa, risulterà dal nuovo target rialzista della supersocietà lombarda, che gestirà soprattutto energia, gas e rifiuti: le azioni del colosso milanese e bresciano potrebbero salire del 3 % grazie alla fusione. L’accordo, se ci sarà, è previsto per un periodo di cinque anni. In vista, grazie all’offerta economica prevista entro fine mese, senza ulteriori proroghe, ci sarà l’opportunità di dividendi succulenti per i Comuni dal bilancio striminzito. Chi incassa bollette o canoni ha entrate sicure e solitamente viene apprezzato dagli investitori. Poi il pressing del governo, pronto a inserire gli accorpamenti societari nella legge di stabilità, sta piegando i Comuni con il favore dei mercati finanziari. Dopo Lgh, anche Acsm-Acegas potrebbe capitolare ampliando la crescita inarrestabile di A2A.