Cremonese, autorizzata la centrale del gas

Cremona. Addio al cluster B: il gruppo di impianti tecnologici, che ha fatto parte dello stoccaggio del gas di Bordolano viene smontato, dopo aver esaurito il proprio compito. Il cosiddetto cushion gas, il gas che fa da cuscino allo stoccaggio, è già stato iniettato nel sottosuolo, non si sa in quali quantità e con quali effetti, ma questo è solo uno degli eventi sui quali, per Ezio Corradi del Coordinamento dei comitati ambientalisti, come per il consigliere comunale di minoranza Luisa Pea, le pubbliche amministrazioni avrebbero dovuto dare più informazioni ai cittadini. Ci sono notizie ancora peggiori per gli ecologisti, dato che la centrale ha ottenuto in questi giorni il via libera dall’amministrazione provinciale, malgrado un decennio di proteste, assemblee e cortei. L’autorizzazione integrata ambientale al funzionamento degli impianti è stata concessa dalla conferenza dei servizi e potrà quindi iniziare l’attività tanto criticata dagli ambientalisti. Entreranno così in azione due caldaie di preriscaldamento e tre turbine alimentatate a gas, per una potenza complessiva di 181 megawattora. Così la centrale produrrà in tutto emissioni di fumi in quantità rilevante: ben quattro miliardi e 100 milioni di metri cubi da aprile a settembre, ogni anno per vent’anni. I dati sono imponenti. Lo stoccaggio ha capacità di un miliardo e duecento milioni di metri cubi di metano, che saranno compressi e iniettati nel sottosuolo durante il periodo estivo, e poi estratti, dopo essere stati riscaldati, ed emessi nel metanodotto che collega Bordolano a Lodi e Verona. La politica ha dato il via libera già da una decina d’anni alla Stogit, società del gruppo Eni: tutti i governi e gli enti locali, di centrodestra e centrosinistra, hanno accolto il piano che vede l’Italia diventare il deposito europeo del gas, attivando stoccaggi nei luoghi dove un tempo l’Eni di Enrico Mattei ha trovato giacimenti di gas, rimasti poi come caverne vuote nel sottosuolo. La consigliera comunale Luisa Pea ha presentato due mozioni, per impegnare il Comune ha chiedere alle autorità quali vantaggi ricavi Bordolano dalla centrale del gas, viste le emissioni e considerando anche il fatto che i consumi di energia in Italia diminuiscono. La maggioranza le ha bocciate. Ancora una volta il sindaco Davide Brena, come i predecessori Diego Bottini e Luigi Amore, approva la centrale.

Paolo Zignani