Cremona, M5s: Rimedi incerti contro lo smog

CREMONA L’accordo di Parigi a Cremona non vale. Dopo ben sedici giorni consecutivi sopra la soglia d’attenzione, sino a raggiungere più del doppio delle polveri sottili pm10 consentite, la media giornaliera si è mantenuta per quattro giorni poco sotto quota 50, come nel dato di ieri, 48 in via Fatebenefratelli, e la guerra all’inquinamento pare già sepolta da un’ondata di buoni proponimenti che durano però da ben 13 anni senza risultati. Il sindaco Gianluca Galimberti ha partecipato al vertice di lunedì in Regione, confermando le nuove disposizioni per ridurre il consumo di gas ed energia, l’associazione regionale dei Comuni ha poi emesso il proprio decalogo e infine anche il ministero dell’ambiente ha dato consigli ai sindaci, ma i cittadini, specialmente bambini e anziani, ancora non hanno alcuna garanzia di respirare un’aria pulita: restano solo consigli, nella speranza che Capodanno porti la pioggia. Nel 2015 sono stati ottanta i giorni di smog sopra il limite. Per ripulire un’aria pericolosa per la salute occorrerebbe una svolta partecipata da istituzioni e cittadini in tutta la pianura padana. Elia Sciacca, del M5S, quindi non si illude troppo sull’efficacia delle soluzioni adottate e rimpiange i filobus elettrici, le cui linee invece sono state definitivamente eliminate a Cremona proprio negli ultimi mesi.