Cremona. Le imprese gestite da immigrati, in provincia di Cremona, sono oltre 2.700, e se ne sono contate 80 ottanta in più nell’ultimo anno, nel terzo trimestre, fra 2014 e 1015. Negli ultimi quattro anni il divario si fa aspro: le imprese degli immigrati sono cresciute di numero, per il 7%, mentre gli imprenditori di origine italiana sono diminuiti del 6%, come risulta da un’analisi della Camera di commercio di Milano, che ha considerato anche la situazione delle province lombarde. Mentre il futuro della stessa Camera di commercio cremonese è incerto, dato che si parla di aggregazioni diverse, con Mantova e Brescia, aggiungendo o no anche Lodi, Cremona appare ai margini in varie altre statistiche. L’Expo 2015, come spiega l’analisi dell’università Liuc di Castellanza, commissionata dalla Regione e da Unioncamere, ha favorito soprattutto Milano e Monza, con ricadute positive per trasporti, alberghi, attività legate al tempo libero anche a Varese e Lodi. Federalberghi vede segni di ripresa del turismo in Italia, a Cremona invece si notano ancora negozi che chiudono, come la yogurteria e la cremeria. Circolano però voci negative su altri negozi del centro: gli affitti arrivano a 1.500 euro circa al mese e chi ha pagato di tasca propria la ristrutturazione soffre di più. Si parla poi di nuove attività cinesi in arrivo. Per il presidente della commissione commercio del Comune Paolo Carletti, amareggiato per le chiusure, il centro storico deve tornare ad essere collettore sociale: obiettivo per lui raggiungibile ma solo al termine di una strada ancora lunga, vista la durata della crisi economica, almeno dal 2008. Uno dei dati più indicativi, in un quadro di statistiche spesso discusse, è quello dei posti di lavoro vacanti, ancora troppo pochi per assorbire la disoccupazione di lungo periodo e il precariato. Così ai servizi sociali si presentano in cerca di aiuto anche disoccupati, sia ex dipendenti che ex autonomi, e giovani rimasti senza soldi e senza grandi speranze. Altra carta da giocare per la ripresa occupazione sono le infrastrutture veloci per i trasporti commerciali, allo scopo di evitare giacenze di magazzino: Cremona non è però protagonista neanche in questo caso. Le previsioni della Camera di commercio di piazza Stradivari, per il 2016, sono però leggermente positive: il tasso di occupazione dovrebbe salire per il terzo anno consecutivo.
Paolo Zignani